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Saki dalla faccia bianca

Pithecia pithecia

Foto: Saki dalla faccia bianca
Pesi e misure
Lunghezza da 30 a 40 cm
Peso da 1,7 a 2 kg
Dati biologici
Durata della vita da 14 a 20 anni
Durata della gestazione 170 d
Descrizione dell'animale
Il Saki dalla faccia bianca (Pithecia pithecia) è un affascinante primate appartenente alla famiglia dei Pitheciidae, endemico delle foreste pluviali del Sud America, in particolare diffuso in aree come il Brasile, la Guyana, la Guyana Francese, il Suriname e il Venezuela. Questo animale si distingue per alcune caratteristiche uniche che lo rendono particolarmente interessante agli occhi di biologi e appassionati di natura.
Aspetto fisico: Il Saki dalla faccia bianca è noto per il suo aspetto distintivo, caratterizzato da una folta pelliccia che varia dal nero al grigio scuro, con una marcata contrapposizione data dalla faccia, che come suggerisce il nome, è di colore bianco o crema. La lunghezza del corpo varia dai 30 ai 50 cm, a cui si aggiunge una coda piuttosto lunga, che può raggiungere o superare la lunghezza del corpo, fungendo da importante strumento di bilanciamento durante i salti tra gli alberi. I maschi tendono ad essere leggermente più grandi delle femmine, e possono pesare fino a 3 kg.
Habitat e comportamento: Questi primati sono abilissimi arrampicatori e trascorrono la maggior parte del loro tempo tra gli alberi delle foreste pluviali. Prediligono le zone di foresta primaria e secondaria, ma possono adattarsi anche a vivere in aree parzialmente degradate, purché vi sia una copertura arborea sufficiente a fornire cibo e riparo. La loro dieta è prevalentemente frugivora, ma può includere anche foglie, fiori e insetti. Sono animali diurni, che trascorrono il giorno alla ricerca di cibo e si riposano di notte.
Comportamento sociale e riproduzione: I Saki dalla faccia bianca sono noti per essere animali piuttosto solitari o vivere in piccoli gruppi familiari, solitamente composti da una coppia riproduttiva e dai loro discendenti. La loro struttura sociale è relativamente poco conosciuta, ma si ritiene che mantenere un territorio sia importante per la coppia riproduttiva. La stagione riproduttiva non è ben definita, e la femmina di solito partorisce un solo cucciolo dopo una gestazione che dura circa 5 mesi. I cuccioli sono particolarmente dipendenti dalla madre per i primi mesi di vita, ma il padre può partecipare attivamente alla loro cura.
Conservazione: La specie è classificata come "A rischio minimo" (Least Concern) dalla Lista Rossa IUCN delle specie minacciate, principalmente grazie alla sua ampia distribuzione e alla capacità di adattarsi a diversi habitat forestali. Tuttavia, il Saki dalla faccia bianca è minacciato dalla deforestazione, dalla frammentazione dell'habitat e dalla caccia in alcune aree. La protezione delle foreste pluviali e delle aree naturali in cui vive è fondamentale per garantire la sopravvivenza a lungo termine di questa specie.
In conclusione, il Saki dalla faccia bianca è un esemplare affascinante del mondo animale, la cui sopravvivenza è strettamente legata alla conservazione delle foreste pluviali del Sud America. La sua presenza è un indicatore della salute degli ecosistemi forestali in cui vive, e i suoi adattamenti unici lo rendono un soggetto di grande interesse per la ricerca scientifica e la conservazione ambientale.
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