Foto: Rana arvale
Pesi e misure
Lunghezza da 6 a 8 cm
Dati biologici
Durata della vita da 8 a 12 anni
Descrizione dell'animale
La Rana arvale (Rana arvalis) è un anfibio appartenente alla famiglia dei Ranidi, diffuso principalmente nelle zone umide dell'Europa settentrionale e centrale, fino ad estendersi verso la Siberia. Questa specie di rana ha catturato l'interesse di biologi e naturalisti per la sua particolare adattabilità agli ambienti freddi e per le sue peculiari caratteristiche fisiche e comportamentali.

Aspetto Fisico:
La Rana arvale è un anfibio di medie dimensioni, con una lunghezza che varia generalmente tra i 4 e i 6 cm, sebbene possano essere riscontrati individui di dimensioni leggermente superiori. Il colore della pelle varia notevolmente tra gli individui, ma tende ad assumere tonalità che vanno dal verde oliva al bruno, spesso con macchie più scure disposte irregolarmente lungo il dorso. Una caratteristica distintiva di questa specie è la presenza di una linea dorsale più chiara che corre lungo il centro della schiena. La pelle è liscia con piccole ghiandole velenose che fungono da meccanismo di difesa contro i predatori. Gli occhi sono prominenti con pupille orizzontali, che le conferiscono un ampio campo visivo, essenziale per individuare prede e predatori.

Habitat e Distribuzione:
La Rana arvale predilige gli ambienti umidi come prati umidi, torbiere, margini di foreste e aree paludose, dove è possibile trovare abbondante vegetazione acquatica. Questa specie è particolarmente resistente al freddo, il che le permette di colonizzare aree situate a latitudini più settentrionali rispetto ad altre rane. La sua presenza è segnalata in gran parte dell'Europa, con una distribuzione che si estende dalla Francia fino agli Urali in Russia, includendo paesi come Germania, Polonia, Scandinavia, e parti della Siberia.

Comportamento e Riproduzione:
Le Rane arvale sono notoriamente vocali durante la stagione degli amori, che avviene all'inizio della primavera. I maschi emettono un richiamo distintivo, simile a un suono metallico o un tintinnio, per attrarre le femmine. Questi richiami sono particolarmente intensi nelle ore serali e notturne. La riproduzione avviene in acqua, dove le femmine depongono ammassi di uova che possono contenere fino a diverse migliaia di uova, ancorate alla vegetazione acquatica. Dopo la schiusa, le larve (girini) passano da un paio di mesi a un'intera stagione in acqua prima di completare la metamorfosi e trasformarsi in rane adulte.

Dieta:
La dieta della Rana arvale è composta principalmente da insetti, ragni, lumache e altri piccoli invertebrati. La sua tecnica di caccia prevede l'attesa in agguato, rimanendo immobile e mimetizzata con l'ambiente circostante fino a quando una preda si avvicina a sufficienza per essere catturata con un rapido movimento della lingua appiccicosa.

Conservazione:
La Rana arvale è attualmente classificata come specie di minore preoccupazione (Least Concern) dalla Lista Rossa dell'IUCN, sebbene in alcune aree il suo habitat sia minacciato dalla distruzione e dall'inquinamento ambientale. La conservazione delle zone umide e la limitazione dell'uso di pesticidi sono essenziali per garantire la sopravvivenza a lungo termine di questa specie.

In sintesi, la Rana arvale è un anfibio affascinante e resiliente, la cui presenza è indicativa di ambienti umidi sani e ben conservati. Le sue abitudini e il suo ciclo vitale sono strettamente legati all'acqua e alla vegetazione acquatica, rendendola un importante indicatore biologico per la qualità degli habitat acquatici.
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