Pesi e misure
Dati biologici
Descrizione dell'animale
Il Merlo, noto scientificamente come Turdus merula, è un uccello di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Turdidae, diffuso in Europa, Asia e Nordafrica. Questo volatile è facilmente riconoscibile per il suo piumaggio nero lucente nei maschi, mentre le femmine presentano una colorazione più marrone e meno vistosa, una strategia evolutiva per una migliore mimetizzazione durante la cova.
La lunghezza del Merlo varia tra i 23 e i 29 cm, con un'apertura alare che può raggiungere i 34-38 cm. Il maschio adulto si distingue per il becco giallo-arancio brillante, particolarmente evidente durante la stagione riproduttiva, e per l'anello giallo attorno agli occhi, che contrasta con il nero profondo delle sue piume. Le femmine, oltre alla colorazione più sobria, hanno il becco e gli anelli oculari di un colore meno acceso, tendente al marrone o al grigio.
Il Merlo è onnivoro, la sua dieta varia stagionalmente: si nutre prevalentemente di insetti, lombrichi e altri invertebrati durante la primavera e l'estate, mentre in autunno e inverno consuma una maggiore quantità di bacche e frutti. Questa flessibilità alimentare gli permette di adattarsi a diversi ambienti, dai boschi alle aree urbane, dove non è raro vederlo rovistare tra le foglie alla ricerca di cibo o approfittare degli alimenti offerti nei giardini.
Il canto del Merlo è uno degli aspetti più caratteristici di questo uccello. I maschi cantano soprattutto all'alba e al tramonto, un suono melodioso e fluttuante che serve per delimitare il territorio e attrarre le femmine. Il repertorio vocale del Merlo è sorprendentemente vario, con canti che possono includere imitazioni di altri uccelli.
Durante la stagione degli amori, che inizia verso la fine dell'inverno e si protrae fino all'estate, i Merli sono estremamente territoriali. Costruiscono nidi robusti e ben nascosti nelle cavità degli alberi, tra i rami fitti o anche in nicchie nei muri. La femmina depone da 3 a 5 uova, che cova per circa due settimane. I piccoli, nati ciechi e impiumati, vengono accuditi da entrambi i genitori fino a quando non sono pronti per lasciare il nido, circa due settimane dopo la schiusa.
Nonostante la pressione esercitata dall'urbanizzazione e dalla perdita di habitat, il Merlo si è dimostrato un uccello particolarmente adattabile e resiliente. La sua popolazione rimane stabile in gran parte del suo areale, anche se in alcune aree è soggetto a declino a causa dell'uso di pesticidi e della riduzione delle aree verdi. La capacità del Merlo di convivere con l'uomo, insieme al suo canto melodioso e alla sua presenza rassicurante nei nostri giardini, lo rende uno degli uccelli più amati e familiari in molte parti del mondo.
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