Foto: Anubi
Pesi e misure
Lunghezza da 60 a 70 cm
Peso da 15 a 24 kg
Lunghezza della coda da 48 a 56 cm
Dati biologici
Durata della vita 20 r
Durata della gestazione 180 d
Numero di cuccioli 1
Descrizione dell'animale
L'Anubi, scientificamente noto come Papio anubis, è un membro del genere Papio, appartenente alla famiglia dei Cercopithecidae. Questo primate è comunemente conosciuto come babbuino oliva o babbuino verde, a causa del colore della sua pelliccia che sfuma dal grigio al verde oliva. Il suo nome deriva dalla divinità egizia Anubi, che veniva rappresentata con la testa di un cane o di uno sciacallo, sebbene l'aspetto dell'animale non abbia particolari somiglianze con queste divinità.

Il babbuino Anubi è diffuso in una vasta gamma di ambienti africani, estendendosi dall'Etiopia e dalla Somalia a ovest fino al Kenya e alla Tanzania, e verso sud fino a Uganda e Malawi. Predilige le savane, le foreste aperte e le aree semi-desertiche, dimostrando una notevole capacità di adattamento a diversi habitat.

Questo primate presenta una corporatura robusta e muscolosa, con una lunghezza che può variare dai 50 ai 115 centimetri, a cui si aggiunge una coda lunga circa lo stesso. I maschi sono significativamente più grandi e più pesanti delle femmine, con un peso che può raggiungere i 50 kg, mentre le femmine raramente superano i 30 kg. La loro pelliccia corta e densa li aiuta a regolare la temperatura corporea, adattandosi così alle varie condizioni climatiche.

Il volto è caratterizzato da grandi mascelle e denti particolarmente forti, utili non solo per la dieta onnivora che comprende frutta, semi, radici, piccoli animali e insetti, ma anche come strumento di difesa e di dominio all'interno del gruppo. Gli occhi sono circondati da una zona di pelle nuda e scura, che contrasta con il resto del pelame e conferisce loro un'espressione intensa.

I babbuini Anubi vivono in complesse società matriarcali, denominate truppe, che possono contare da poche decine a oltre cento individui. All'interno di queste comunità, i legami sociali sono fondamentali e vengono mantenuti attraverso un'intensa attività di grooming (toelettatura sociale), che rafforza le relazioni tra i membri del gruppo e riduce le tensioni. La comunicazione tra loro avviene attraverso una ricca varietà di vocalizzazioni, espressioni facciali e posture del corpo.

La riproduzione non è legata a una specifica stagione, e le femmine possono partorire ogni due anni circa, dopo un periodo di gestazione di circa sei mesi. La cura della prole è principalmente responsabilità delle femmine, che spesso ricevono l'aiuto di altre femmine del gruppo, dimostrando un comportamento altamente cooperativo.

Nonostante il babbuino Anubi non sia attualmente considerato in pericolo di estinzione, la specie affronta minacce significative, principalmente a causa della distruzione dell'habitat e del conflitto con le attività umane. La loro tendenza a nutrirsi di colture li rende spesso bersaglio di contadini e abitanti delle zone rurali, portando talvolta a uccisioni in risposta ai danni causati.

In conclusione, il babbuino Anubi è un primate affascinante e complesso, la cui sopravvivenza dipende dalla nostra capacità di comprendere e mitigare l'impatto delle attività umane sul suo habitat naturale. La sua presenza in vasti territori africani lo rende un simbolo della ricca biodiversità del continente e sottolinea l'importanza della conservazione ambientale.
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