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Uistitì pigmeo

Callithrix pygmaea

Foto: Uistitì pigmeo
Pesi e misure
Peso da 120 a 140 g
Lunghezza della coda da 15 a 20 cm
Dati biologici
Durata della vita 11 r
Durata della gestazione da 120 a 140 d
Numero di cuccioli 2 - 3
Descrizione dell'animale
L'Uistitì pigmeo, conosciuto scientificamente come Callithrix pygmaea, rappresenta uno dei più piccoli primati esistenti al mondo, nonché uno dei più affascinanti e carismatici abitanti delle foreste pluviali del Sud America, in particolare nelle regioni amazzoniche del Brasile, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia. Questo minuscolo primate appartiene alla famiglia dei Callitrichidae e cattura l'attenzione non solo per le sue dimensioni ridotte ma anche per il suo aspetto distintivo e il comportamento sociale complesso.
Fisicamente, l'Uistitì pigmeo è noto per il suo pelo morbido e denso, che varia in colorazione dal grigio al marrone dorato, con possibili sfumature di giallo, e una caratteristica coda lunga e folta che supera la lunghezza del corpo e aiuta l'animale a mantenere l'equilibrio mentre si muove agilmente tra i rami. Nonostante la sua piccola statura, con un corpo che misura appena 14-16 cm di lunghezza e una coda che può estendersi fino a 20 cm, il suo peso non supera i 150 grammi. Gli occhi grandi e espressivi, insieme a orecchie piccole e arrotondate, conferiscono all'Uistitì pigmeo un aspetto particolarmente tenero e curioso.
Dal punto di vista comportamentale, l'Uistitì pigmeo è un animale estremamente sociale che vive in gruppi familiari composti generalmente da 2 a 9 individui, sebbene sia possibile trovare gruppi più numerosi. Questi gruppi sono solitamente guidati da una coppia dominante che si riproduce, mentre gli altri membri del gruppo, inclusi i figli di precedenti cucciolate, partecipano attivamente alla cura dei neonati. Questo comportamento cooperativo è cruciale per la sopravvivenza dei piccoli, che nascono incredibilmente sviluppati rispetto ad altri primati della loro dimensione.
L'Uistitì pigmeo è un animale diurno e arboreo, che trascorre la maggior parte del suo tempo tra gli alberi alla ricerca di cibo. La sua dieta è onnivora e variegata, comprendendo frutta, foglie, insetti, piccoli vertebrati e la linfa degli alberi. Quest'ultima è ottenuta grazie ai loro denti anteriori inferiori particolarmente adattati a incidere la corteccia degli alberi.
Nonostante la loro piccola taglia, gli Uistitì pigmei sono territoriali e difendono attivamente l'area in cui vivono, che può variare da 0,1 a 0,4 chilometri quadrati, comunicando tra loro attraverso una serie complessa di vocalizzazioni, posture e segnali olfattivi per mantenere coeso il gruppo e segnalare la presenza di minacce.
Purtroppo, come molti altri abitanti delle foreste pluviali, l'Uistitì pigmeo è minacciato dalla deforestazione, dalla frammentazione dell'habitat e dal commercio illegale di animali esotici. Nonostante ciò, questa specie dimostra una notevole resilienza e capacità di adattamento, riuscendo a sopravvivere in aree di foresta secondaria e vicino a insediamenti umani, purché il loro habitat rimanga sufficientemente intatto.
In sintesi, l'Uistitì pigmeo è un esemplare straordinario del regno animale, che incanta con il suo aspetto minuto e le sue complesse dinamiche sociali. La sua esistenza pone in evidenza la straordinaria biodiversità delle foreste tropicali e sottolinea l'importanza della conservazione ambientale per garantire la sopravvivenza di specie così uniche.
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