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Ossiuro

Enterobius vermicularis

Foto: Ossiuro
Stato di conservazione
Intrepido
Descrizione dell'animale
L'Ossiuro, noto scientificamente come Enterobius vermicularis, è un piccolo verme parassita che si trova comunemente nell'intestino umano, principalmente nei bambini. Questo parassita appartiene alla famiglia degli Oxyuridae e rappresenta uno dei problemi di salute pubblica più diffusi in ambito parassitario, specialmente nelle comunità con elevata densità di popolazione e in condizioni igienico-sanitarie scadenti.
La morfologia di Enterobius vermicularis è caratterizzata da un corpo sottile e allungato, che negli adulti può raggiungere una lunghezza di circa 8-13 mm per le femmine e 2-5 mm per i maschi, rendendoli visibili a occhio nudo. Il loro colore varia dal bianco al giallo chiaro. Una delle caratteristiche distintive degli ossiuri è la loro coda affusolata, da cui deriva il nome "vermicularis". I maschi presentano un'estremità posteriore curvata ventralmente, mentre le femmine hanno un'estremità posteriore appuntita che utilizzano per depositare le uova.
Il ciclo vitale degli ossiuri inizia con l'ingestione delle uova microscopiche, che possono essere trovate sulle superfici contaminate, come giocattoli, biancheria da letto e utensili da cucina, o trasferite direttamente da persona a persona attraverso il contatto con mani non lavate. Una volta ingerite, le uova si schiudono nell'intestino tenue, dove le larve iniziano il loro sviluppo. Dopo aver raggiunto la maturità sessuale, i vermi adulti migrano verso l'intestino crasso, dove avviene l'accoppiamento. Le femmine gravide poi si spostano verso l'ano, dove depongono le uova, tipicamente durante la notte, provocando prurito intenso nell'area perianale. Questo prurito induce il graffio, facilitando la dispersione delle uova e perpetuando il ciclo di infezione.
L'ossiuriasi, l'infezione causata da Enterobius vermicularis, è spesso asintomatica, ma può manifestarsi con prurito anale o vaginale, disturbi del sonno a causa del disagio notturno, irritabilità e, in casi rari, infezioni batteriche secondarie dovute al graffio. Sebbene sia una condizione di solito lieve, può portare a disturbi del sonno e a disagio significativo.
La diagnosi dell'ossiuriasi avviene tipicamente attraverso il metodo del nastro adesivo, che consiste nell'applicare un pezzo di nastro adesivo trasparente sull'area perianale al mattino prima di lavarsi. Il nastro viene poi esaminato al microscopio alla ricerca delle uova. Il trattamento è generalmente semplice e si basa sull'assunzione di farmaci antiparassitari, come il mebendazolo o l'albendazolo, unitamente a misure igieniche rigorose per evitare la reinfestazione.
La prevenzione dell'ossiuriasi si basa su buone pratiche igieniche, come lavarsi le mani regolarmente, soprattutto dopo aver usato il bagno e prima di mangiare, mantenere le unghie corte e pulite, e cambiare e lavare frequentemente la biancheria da letto e gli indumenti personali. Nonostante la sua elevata prevalenza, l'ossiuriasi è una condizione che può essere gestita efficacemente con un approccio coordinato che include trattamento farmacologico e misure preventive.
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