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Aquila urlatrice

Icthyophaga vocifer

Foto: Aquila urlatrice
Pesi e misure
Lunghezza da 63 a 75 cm
Peso da 2 a 3,6 kg
Apertura alare da 2 a 2,4 m
Stato di conservazione
In pericolo
Descrizione dell'animale
L'Aquila urlatrice (Icthyophaga vocifer) è un rapace di notevole maestosità, appartenente alla famiglia degli Accipitridae. Questo uccello, conosciuto anche con il nome di Aquila pescatrice vociferante, si distingue per le sue abilità di caccia e per il caratteristico richiamo che risuona nelle valli fluviali e nelle zone costiere dove preferisce vivere.

Con un'apertura alare che può raggiungere i 2 metri, l'Aquila urlatrice impone rispetto nel regno animale. Il suo piumaggio varia da individuo a individuo, ma generalmente presenta tonalità che vanno dal marrone scuro al grigio chiaro, con la parte inferiore del corpo leggermente più chiara. Questo consente all'animale di mimetizzarsi perfettamente con l'ambiente circostante, rendendolo un predatore ancora più efficace.

Gli occhi penetranti dell'Aquila urlatrice sono uno strumento essenziale per la sua sopravvivenza, permettendole di avvistare le prede anche da grande distanza. La sua dieta è prevalentemente ittica; pesci di medie dimensioni costituiscono la maggior parte del suo nutrimento. Tuttavia, non disdegna l'occasione di cibarsi di piccoli mammiferi, uccelli e rettili quando l'opportunità si presenta.

Il becco, forte e adunco, è perfettamente adattato per strappare la carne delle sue prede, mentre le sue zampe possenti e gli artigli affilati sono strumenti letali che l'Aquila urlatrice usa con destrezza per catturare e immobilizzare gli animali di cui si nutre.

L'habitat prediletto di questa aquila sono le zone umide, i grandi fiumi e le coste marine, dove può facilmente trovare il cibo di cui ha bisogno. Nonostante la preferenza per ambienti acquatici, l'Aquila urlatrice può essere avvistata anche in aree boschive e montuose, dimostrando una notevole adattabilità.

La riproduzione dell'Aquila urlatrice avviene una volta all'anno. Il nido, costruito in alto su alberi o sporgenze rocciose, viene riutilizzato e ampliato anno dopo anno. La femmina depone solitamente da uno a tre uova, che vengono covate per circa 40 giorni. Entrambi i genitori si dedicano alla cura dei piccoli, che rimangono nel nido fino a quando non sono completamente sviluppati e in grado di volare, intorno ai tre mesi di età.

Nonostante la sua bellezza e potenza, l'Aquila urlatrice è considerata una specie a rischio in molte parti del suo areale, principalmente a causa della perdita dell'habitat, dell'inquinamento delle acque e della pesca eccessiva che riducono le sue fonti di cibo. La conservazione di questo magnifico rapace passa attraverso la tutela delle zone umide e la promozione di pratiche di pesca sostenibili, affinché future generazioni possano continuare ad ammirare il suo volo maestoso e ascoltare il suo potente richiamo.
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